Si riparte: lunedì la serie B riprenderà ad allenarsi in configurazione anti COVID

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Nel nostro paese sembrerebbe che finalmente la gravissima problematica del virus COVID-19 stia lentamente risolvendosi. Di conseguenza, sono state recentemente emanate dallo stato, dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni delle nuove normative, regolamenti e protocolli da rispettare per poter riprendere in sicurezza l’attività sportiva riguardante gli allenamenti non individuali. Le gare, invece, non sono ancora disputabili.

Pur consapevole delle grandi problematiche organizzative che si assume (che vi spiegheremo) e degli elevati costi che sosterrà (ad esempio per le igienizzazioni), la nostra Associazione ha comunque deciso di riprendere gli allenamenti della squadra Seniores in modalità facoltativa. Lo farà a partire da lunedì prossimo per tre giorni la settimana (lunedì, mercoledì e venerdì). Nessuna persona della squadra sarà obbligata ad allenarsi. Viceversa chi vorrà farlo dovrà richiederlo compilando e sottoscrivendo un apposito modulo.

Si verificherà strada facendo se la situazione sia sostenibile e quindi si valuterà se iniziare anche gli allenamenti delle squadre giovanili. Ciò che al momento ci preoccupa in relazione ad una eventuale attività giovanile è sopratutto il fatto che i bambini, per loro natura piuttosto sbadati, non sono a nostro avviso in grado di rispettare sistematicamente ed autonomamente le distanze minime di sicurezza, di fare attenzione a non toccare materiale di altri bambini, di lavarsi spesso le mani con gli igienizzanti, di sedersi solo nel proprio posto in panchina eccetera eccetera. Converrete che è impensabile che qualche allenatore e qualche dirigente riescano da soli a tenere tutti i bambini sotto controllo su questi aspetti mentre devono anche insegnare loro a battere, a prendere la pallina, a lanciarla eccetera. Onestamente noi speriamo che in breve tempo non ci sia più bisogno di rispettare gli attuali rigidi protocolli di sicurezza e si possa facilmente gestire anche l’attività giovanile.

A questo punto vi spieghiamo sinteticamente le misure previste dai suddetti protocolli, fermo restando che cliccando sui link di fondo pagina troverete la documentazione completa.

Entreranno in campo solo atleti, tecnici e dirigenti con un compito ben preciso da assolvere in quel dato allenamento; nessuna altra persona, compreso genitori ed amici, potrà mai entrare nemmeno presentando le autocertificazioni previste.

Ad ogni allenamento il cancello di ingresso sarà chiuso e presidiato da uno o più dirigenti incaricati di gestire gli accessi. Con un termometro digitale ad infrarossi essi misureranno a distanza la febbre alle persone (della squadra) che si presenteranno richiedendo di entrare.

Con una temperatura superiore a gradi 37,5 non si potrà entrare. Si consiglia di provarsi la febbre a casa e di non presentarsi neppure in tale situazione.

In assenza di febbre, i dirigenti incaricati di gestire gli accessi ritireranno l’autocertificazione prevista del protocollo (ne esiste una per i maggiorenni ed una per i minorenni). Si tratta di un documento firmato e compilato dal richiedente l’accesso al capo per allenarsi che evidenzia, ad esempio, se la persona abbia o meno avuto nei 14 giorni precedenti sintomi quali febbre, tosse, stanchezza, mal di gola, dolori muscolari, nausea eccetera eccetera ed anche se abbia o meno avuto contatti con casi sospetti o accertati di covid 19 eccetera eccetera. Una sola risposta sì impedirà l’accesso alla persona. Si consiglia pertanto di non presentarsi neppure in tale situazione. In assenza del documento portato al seguito dalla persona, esso dovrà essere tassativamente compilato fuori dal cancello del campo su modulo in bianco consegnato dall’addetto all’accesso.

Una volta entrata, questa persona dovrà rispettare il rigido protocollo che prevede ad esempio di arrivare già cambiati, di indossare la mascherina, i guanti in lattice (compreso il dug out ma non nel campo di gioco), di non usufruire degli spogliatoi (che saranno chiusi a chiave), di lavarsi spesso le mani, di igenizzare la mazza prima di utilizzarla, di riporre il proprio materiale personale come indumenti e fazzoletti usati eccetera in una propria sacca chiusa, di rispettare la distanza di sicurezza (mt 1,80) in campo ed in panchina, di sedersi in panchina solo al proprio posto assegnato eccetera eccetera. Adesso vi sarà forse ancora più chiaro perchè al momento non riteniamo rispettabile questo protocollo con dei bambini.

La nostra Associazione dovrà anche preoccuparsi di mettere a disposizione in vari punti del campo (e appena fuori dal cancello) dei prodotti per lavarsi le mani ed i vari igienizzanti per il bagno (che sarà utilizzabile e dopo ogni utilizzo verrà igienizzato) e per le attrezzature (esempio schermi e mazze) e per le panchine e la struttura del dug out. Dovrà anche posizionare ulteriori panchine fuori dal dug out per consentire a tutti di sedersi rispettando la distanza minima di sicurezza. Ciascuna persona avrà un posto assegnato con il proprio nome.

Nello scrivere quanto sopra avrete notato che abbiamo spesso fatto degli esempi. Per visionare la procedura completa prevista dal protocollo redatto dalla Federazione, approvato anche dal CONI ed approvato dalla nostra Amministrazione Comunale (che ci ha autorizzati ad aprire la struttura), dovrete cliccare sui link seguenti.

protocollo FIBS (escluso autocertificazioni).

autocertificazione A (per maggiorenni).

autocertificazione B (per minorenni).

richiesta di allenamento indirizzata alla nostra ASD.

modulo fibs per il trattamento dei dati Covid

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