La forza del nostro splendido gruppo per reagire dopo la caduta

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Dopo la deludente prestazione di domenica scorsa in terra Piemontese, sarebbe facile abbandonarsi allo sconforto tipico delle grandi occasioni perse: quello fatto di rimpianti, rimorsi e soprattutto caccie ai colpevoli che hanno come unico effetto quello di seppellire definitivamente il morale della truppa e distruggere quanto di buono fatto negli ultimi due anni.

Parliamo di due anni non a caso, perché qualche fantasma della tragicomica giornata veronese della scorsa stagione è stato visto aggirarsi, al termine di gara 2, sul diamante di Fossano e tra i sedili del bus durante il viaggio di ritorno: quella sensazione di aver gettato alle ortiche gli sforzi di un anno intero, dalle corse invernali in Via Gruara e i primi swing “ghiacciati” di Gennaio sino alle devastanti trasferte con sveglia alle 4 del mattino, con in mezzo allenamenti, sudore, acciacchi fisici e infortuni.

Così come dopo i fatti di Verona i nostri ragazzi hanno saputo rialzarsi e, comunque vada a finire, mettere in scena una stagione 2021 SPETTACOLARE (le due storiche no-hit consecutive potrebbero bastare a definirla tale), la forza del magnifico gruppo che si è unito sotto la casacca biancoblù ha senza ombra di dubbio già scacciato ogni spirito maligno, meglio di un ghostbuster holliwoodiano. Bastava essere presenti al campo in settimana per rendersene conto.

Questo non significa, però, che nelle quattro gare che ci restano da disputare a partire da oggi, i nostri ragazzi scenderanno in campo soltanto per “onorare il campionato”: al contrario, dal momento che nulla è ancora deciso e per dimostrare a se stessi (e agli avversari) che la nostra non è la squadra vista sette giorni fa, i ragazzi del manager Marchi sono chiamati già contro Piacenza a dare un segnale di reazione. L’avversaria è una formazione ostica, come dimostra anche il risultato dell’andata, completa in tutti i reparti e, proprio come il Fossano, senza pressioni legate al posizionamento di classifica. Cionondimeno, l’unico risultato che ci consentirebbe di mantenere acceso il lumicino della speranza è una doppia vittoria.

Ancor più della vittoria, però, sarà fondamentale mettere in campo la vera natura del nostro baseball, esprimere il nostro gioco così come fatto per tutto l’anno e mettere in campo il nostro fattore X, il nostro uomo in più: lo splendido gruppo che si è venuto a creare e che comprende tutti gli addetti ai lavori, dai dirigenti allo staff tecnico, dal “gruppo storico” ai nuovi arrivi. Solo così potremo evitare il ritorno di certi fantasmi e, vada come vada, dormire sonni tranquilli.

Nicolò Campanini

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