“Io c’ero!” di Fabrizio Gatti

Gatti Fabrizio

Riceviamo e pubblichiamo queste belle parole del nostro super tifoso Fabrizio Gatti detto “Gatto”.

“I bei ricordi sono monete d’oro ben conservate nella cassaforte della memoria”: una frase un po’ retorica, tuttavia vera. E, parlando di baseball, i ricordi più emozionanti non sono mai quelli di vittorie scontate (e rimaste poi anonime), ma le “imprese”. Intendo che ai palpitanti walk off, alle eliminazioni in stile Major League, agli home run o alle Promozioni in Campionati di alto livello, vada aggiunto anche qualcos’altro.   Nella Storia del Poviglio rimarrà l’eco della serata del 30 aprile 2022, quando sotto i riflettori del Nino Cavalli di Parma la squadra ha offerto – contro i campioni d’Europa del Parmaclima – una prestazione di cui andare fieri. Anche quando si perde, si può perdere bene se lo spirito si è sempre mantenuto alto e fiero, se ognuno ha fatto la propria parte e soprattutto se si sono fatti passare cinque minuti di “bruciore” ai titolatissimi avversari. Ed è quello che è successo, al di là del risultato, che a dirla onestamente è un po’ bugiardo, perché i ragazzi del Poviglio sono usciti a testa altissima dal diamante dopo una partita dove hanno dimostrato in parecchi momenti di non essere secondi a nessuno. La serata del 30 aprile vale – come peso del ricordo – le “no-hit” dello scorso anno: diceva bene Campanini quando invitava i tifosi a Parma, chiamandoli a raccolta con la possibilità di poter un giorno dire: “Io c’ero!”.  Tra quei tifosi storici, presenti per passione o per affetti, ce n’era anche uno più caciarone, che si è divertito ed entusiasmato, arrabbiato ed inorgoglito in modo particolare.  Perché era soprattutto felice di essersi innamorato di questa bella squadra, che è un gruppo di amici, che è una piccola ma grande realtà locale del baseball, che regala sempre bellissime emozioni.

Il Poviglio esce a testa alta – e con gli applausi dei suoi tifosi – da questa serata storica, che è un’altra moneta d’oro da aggiungere a tutte le altre in quella cassaforte ideale che è la memoria.

Gatto